Galantino: “Su ius soli ignobile gazzarra”

Lo ius soli, il provvedimento in corso di approvazione che prevede l’acquisizione della cittadinanza  come conseguenza  di essere nati in Italia, è diventato un terreno di scontro decisivo, ultimativo, un appuntamento con la storia che determinerà un bivio, un aut-aut dal quale non si potrà tornare indietro. È proprio così? No di certo ma la polemica innescata e “le ignobili gazzarre in Aula” inscenate da Lega e Cinquestelle” hanno esasperato i toni facendo leva sulla paura. “Ci sta che qualcuno sia contrario – ha detto il Segretario generale della CEI, Mons. Galantino – ma vedo che c’è chi ha cambiato idea e ora fa politica unicamente per rincorrere il proprio successo, perché vuol fare il proprio interesse”. La terra, il villaggio globale che ha dato vita a tante specie di piante e di animali, offre ospitalità ad un unica specie umana: l’homo sapiens sapiens. La sete di dominio, la volontà di potenza che ha segnato la storia di questa specie dotata fra gli altri doni di intelligenza e ragionevolezza, ha portato alle teorie le più strane ed eccentriche: le razze inferiori e superiori, le forti identità di genere, le fasce climatiche che influiscono sulla capacità lavorativa, le religioni come strumenti asserviti alla politica e al dominio e, dulcis in fundo, l’utile come volano di civiltà e progresso. Guerre, massacri, genocidi, purghe, discriminazioni, ingiustizie hanno trovato varie forme di giustificazione ideologica, religiosa, civile e addirittura “morale”. Sì la morale dei vincitori sui perdenti, sugli sfruttati, sui dannati della terra. Come si sono popolati i continenti? Con le migrazioni spesso dovute a cambiamenti climatici, carestie. Nella Scrittura l’esperienza di Abramo diventa il paradigma della vita umana: lasciare la terra d’origine per abitare una “Terra promessa”.

Si può pensare ingenuamente che la terra promessa era disabitata? No! E allora? Siamo di fronte ad un fenomeno di migrazioni di massa le cui cause sono molteplici ma tutte legate al clima, alle guerre, alle carestie, allo sfruttamento ingiustificato di popoli e terre. Quest’ultimo  mostruosamente dipinto come civilizzazione dei selvaggi. Organizzazioni criminali in rete hanno fiutato l’affare, hanno organizzato l’esodo di massa speculando, uccidendo con ferocia e cinismo.

Chi ha fatto cassa con le guerre continua a farla con gli esodi di massa. Chi si improvvisava portatore di civiltà oggi subisce il contraccolpo di scelte razziste sbagliate. Non si accorge che i Paesi ricchi hanno un’età media della popolazione molto alta, che il sistema pensionistico è in crisi, che c’è bisogno di mano d’opera. Ci si salva insieme, sfruttatori di un tempo e sfruttati di sempre. A moltiplicare le paure ecco il terrorismo marcato ISIS. Chi ha fatto cassa con le guerre e con le migrazioni continua a farla con l’ISIS. Ritorna la (finta) guerra di religione, frutto di scelte politico-economiche sbagliate che hanno determinato l’ulteriore radicalizzazione di alcuni gruppi religiosi. Migrante, terrorista, fanatico, affamato diventano sinonimi e la paura droga la politica, l’integrazione, in una sola parola l’umanità.

Proviamo a spiegare tutto questo ad una donna, una bambina o un bambino in fuga; ad un adolescente che ha lasciato i genitori nel Paese di origine …..

Intanto piccoli calcoli politici nelle aule del nostro Parlamento mostrano la mancanza di umanità che i ricchi, da Epulone in poi hanno sempre avuto.

Salvatore Vaccarella

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