navigazione Categoria

Editoriali

Genesi d’Amore

di  Ignazio Petriglieri Il 13 novembre scorso, presso la Chiesa Madre di Rosolini, è stata presentata la seconda Lettera Pastorale di Mons. Rumeo. Il titolo – “Genesi d’amore” – è in sé programmatico perché ci riporta agli inizi e al cuore del cristianesimo. “Genesi” richiama l’origine, mentre “amore” rimanda all’essenza. Al di là degli argomenti, che sono commentati nelle pagine di questo numero, a noi interessa mettere in evidenza il senso del documento, soprattutto in un periodo in cui gli stimoli mediatici ci hanno

“Stiamo facendo la storia”

Occuparsi di questioni interne, per quanto importanti e vitali, mentre il mondo brucia, provoca non poco disagio. Pur non perdendo di vista il livello di gravità che ha raggiunto il conflitto in Medio Oriente dopo la decisione, irresponsabile, di Israele di sparare, perfino, sulle Forze Nato; pur seguendo, come si diceva, quanto sta avvenendo nei campi di battaglia, appare opportuno dedicare uno sguardo al nostro Paese in questo periodo dell’anno nel quale si lavora per la definizione della legge di bilancio. Non un

Nel 180° ripensare la fedeltà al mandato di Cristo 

Il 180° anniversario di erezione della nostra diocesi va letto non solo in chiave celebrativa (si tratta sicuramente di un avvenimento importante), ma anche riflessiva: siamo chiamati infatti a ripensare la fedeltà al mandato di Cristo. È proprio con questa finalità che il nostro vescovo Salvatore, nella lettera pastorale inviata alla diocesi, ha affermato espressamente: “Il tema scelto dalla Commissione Diocesana In Gesù Cristo Buon Pastore, pellegrini di speranza nel mondo, vuole suscitare la gioia di un incontro

Perché sia sempre festa del lavoro

La Festa del lavoro, che fra qualche giorno celebreremo, non trae origine da un evento gioioso, tutt’altro. Il “primo maggio” - così venne definita nel 1889 la festa del lavoro o dei lavoratori – trae origine dal sacrificio di 11 persone morte a Chicago nel maggio del 1886 durante uno sciopero per ridurre la giornata lavorativa a 8 ore. All’epoca i lavoratori erano, pressoché, privi di diritti: lavoravano in condizioni disumane, anche 16 ore al giorno e spesso – come accade oggi - morivano sul luogo di lavoro. Da allora

Un tempo per riflettere

Mentre risuonano ancora gli echi delle elezioni in Abruzzo, l’attenzione delle forze politiche è rivolta alle prossime elezioni regionali in Basilicata (21 e 22 aprile) e alle europee di giugno. È come se le elezioni costituissero la prima preoccupazione per le forze politiche. Da quelle amministrative, che interessano poco più di 500 mila persone, a quelle politiche o europee, dove sono chiamati alle urne milioni di elettori, ogni elezione è vissuta con la stessa intensità. A tale rituale non si sottrae nessun leader,

Superare l’orientamento a demolire

Pensare di gestire le attuali emergenze interne e internazionali e affrontare le sfide future mantenendo un clima politico conflittuale, rappresenta un grave segno di irresponsabilità da parte delle forze politiche. A rischio non è soltanto il dialogo fra i partiti, indispensabile in un sistema democratico, ma anche il futuro del Paese. Perfino i timidi segnali positivi – qualche decimale di crescita in più e un discreto aumento degli occupati, ad esempio - rischiano di diventare sterile materia del contendere. Benché le

Sospesi fra un’elezione e l’altra

Mentre, in ogni dove, soffiano venti di guerra, le popolazioni di mezzo mondo si apprestano a recarsi alle urne. Nel 2024, infatti, la metà degli abitanti della terra - circa quattro miliardi di persone - appartenenti a 76 Stati, rinnoveranno i Parlamenti e i leaders in carica. Un trionfo della democrazia, verrebbe da affermare, se non si avesse la consapevolezza che insieme a Stati di provata tradizione democratica - Europa, Stati Uniti e altri - l’evento riguarderà Paesi – tra questi la Russia - che di democrazia hanno

Una Chiesa in attesa

Ancora qualche settimana e il popolo di Dio che vive, opera e spera in questo estremo lembo d’Italia potrà abbracciare il suo nuovo Pastore e rivolgere al Vescovo Antonio il saluto grato per il servizio pastorale reso alla nostra Chiesa. Da quel 22 dicembre dello scorso anno, quando nella Basilica Cattedrale risuonò per la prima volta il suo nome, cresce, di giorno in giorno, il desiderio della comunità di vedere, conoscere e abbracciare il Vescovo Salvatore che Papa Francesco ha scelto per condurre la nostra Chiesa lungo

CON IL NOSTRO VESCOVO ELETTO SALVATORE

Abbiamo atteso il nuovo vescovo nella preghiera e nella preghiera è avvenuta la comunicazione della sua nomina. Da quel momento, nella liturgia eucaristica, preghiamo “in comunione con il vescovo eletto Salvatore”: diventa il modo più vero e più bello di conoscerlo! La preghiera purifica tutto ciò che resta umano, “troppo umano”, “mondano” o “psicologico”, e ci colloca tutti nel cuore di Dio e nell’azione dello Spirito, “che agisce nel piccolo e nel nascondimento”. La preghiera permette di avverti re l’agire provvidente di

Quanto è bello il presepe?

Se ti immedesimi, ti salva la vita nel dono della pace di + Antonio Staglianò Il presepe appartiene alla nostra tradizione di credenti in Gesù, Figlio di Dio nella carne umana: vero Dio e vero uomo, davvero nato da Maria di Nazareth e cresciuto insieme a Giuseppe, suo padre putativo. La storia la conosciamo. Certo è dai Vangeli che sappiamo questi fatti e i Vangeli di Luce e di Matteo ne parlano, ma non intendono darne una cronaca. L’Evangelista è un testimone del “significato” di questi fatti narrati della nascita di