Un sacerdote dal cuore giovane che ha a cuore i giovani

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Un sacerdote dal cuore giovane che ha a cuore i giovani

È questo il ricordo di intere generazioni di giovani nisseni cresciute sulle orme di Padre Salvatore Rumeo.
Fin da giovane vicario parrocchiale, Padre Salvatore ha messo al centro della sua azione pastorale i giovani.
È il 1995 quando riceve dall’allora Vescovo di Caltanissetta Mons. Garsia, l’incarico di guidare la Pastorale Giovanile diocesana. L’anno prima era stato nominato Assistente diocesano del settore giovani di Azione Cattolica e Assistente Agesci (incarichi che ricoprirà fino al 2015).
Erano gli anni in cui ci si preparava al Grande Giubileo del 2000 e Padre Salvatore, con incessante zelo e originale creatività, promuoveva con diverse iniziative la preparazione alla GMG di Tor Vergata.
Di particolare rilevanza l’organizzazione della Peregrinatio Crucis diocesana animata dai giovani nel 1998 e la Missione Giovani diocesana l’anno successivo, esperienze rimaste impresse nel cuore di chi vi ha partecipato così come lo sono stati i numerosi Convegni diocesani di Pastorale Giovanile con la presenza di ospiti illustri e qualificati.
Nutrita anche la delegazione nissena al Convegno regionale dei giovani ad Acireale nel 1998. Guidati sempre da Padre Salvatore, i giovani nisseni presenti a quell’evento, maturarono la volontà di rendere concreto il sogno di una “Chiesapiù”.
La preparazione al Giubileo del 2000 passò anche per la realizzazione di un concorso musicale per i giovani, Light the Night, al quale aderirono giovani delle parrocchie nissene ma anche giovani “lontani”, segno di una pastoralegiovanile missionaria.
Tali iniziative, tutte messe in atto da Padre Salvatore e da un’équipe di giovani da lui fortemente voluta e creata in rappresentanza di tutti i vicariati della diocesi, portarono una nutrita partecipazione di giovani nisseni alla GMG di Tor Vergata. Numerosi anche i giovani che, spronati da Padre Salvatore, si resero disponibili come volontari. L’esperienza giubilare rilancia la Pastorale Giovanile anche a Caltanissetta.
Padre Salvatore si fa testimone e portavoce del messaggio di Giovanni Paolo II: “siate le sentinelle del mattino”. Parte da Tor Vergata l’impegno a creare i “laboratori della fede” per una seria e progettuale pastorale a favore dei giovani.
Padre Salvatore apre le porte della parrocchia Sacro Cuore, a lui affidata come parroco quello stesso anno, ai giovani di tutta la diocesi.Grazie anche all’esperienza maturata all’interno della segreteria del F.O.I. crea la “Casa del giovane Giovanni Paolo II“prima e “Casa Wojtyla” dopo, uno spazio dove i giovani possono ancora oggi fare esperienza di comunità, un “laboratorio di fede”, fucina educativa attenta alle esigenze di bambini, ragazzi e giovani seguendo le indicazioni pastorali di Giovanni Paolo II.
A partire dal 2004, anno in cui viene riconfermato Direttore della Pastorale Giovanile diocesana da Mons. Mario Russotto, Padre Salvatore dedica il suo impegno pastorale alla costituzione di un’équipe di giovani più strutturata in grado di rappresentare capillarmente il territorio diocesano nell’ambito di un progetto che pensiai giovani non solo come destinatari ma coprotagonisti dell’attività pastorale.
Sono gli anni della GMG di Colonia, che vedrà la partecipazione di 150 giovani nisseni, e gli anni dell’Agorà dei giovani italiani, triennio pensato dai Vescovi italiani per rilanciare la pastorale giovanile e che culminerà nel settembre del 2007 a Loreto con l’incontro dei giovani con Papa Benedetto XVI al quale parteciparono numerosigiovani accompagnati da don Salvatore col suo immancabile zaino col sacco a pelo.
È questo il periodo dell’impegno per una formazione costante rivolta agli operatori di Pastorale Giovanile attraverso le Lectio bibliche diocesane volute fortemente dal Vescovo Mario e organizzate da un instancabile Padre Salvatore che, non raramente, ne ha curato la preparazione anche nelle ore notturne.
In questo contesto, i giovani diventano protagonisti di una pastorale giovanile a loro misura. Incoraggiati anche dal Vescovo Mario, alcune realtà giovanili si cimentano nel teatro come forma di evangelizzazione. Vengono messi in scena musical già noti sul territorio nazionale ma Padre Salvatore, con geniale intuizione, promuoverà e darà vita al primo musical su Giovanni Paolo II e i giovani.
Nasce “Ciao Caposentinella!”, opera che ripercorre la storia di amore tra il pontefice polacco e i giovani di tutto il mondo ricostruendone le tappe e gli incontri più significativi che sono le GMG, ideate proprio da papa Wojtyla. Un musical che ha visto il coinvolgimento di una diocesi intera e il patrocinio, tra gli altri, del Servizio Nazionale di Pastorale Giovanile e di Azione cattolica. Un’opera che, per la sua realizzazione, ha coinvolto centinaia di giovani -dalla fase del casting alla successiva messa in scena- tra attori, ballerini e cantanti ma che, soprattutto, ha girato l’Italia intera quale strumento per avvicinare i giovani al messaggio di Giovanni Paolo II.
Chi scrive è testimone diretto di quanto seminato da Padre Salvatore tra i giovani nisseni. In tutto quello che ha organizzato, mai ha imposto la sua presenza al centro della scena, anzi si è sempre riservato un posto dietro le quinte, in grande umiltà e semplicità, rendendo i giovani protagonisti assoluti di ogni incontro.
Non ha solo indicato una via da seguire ma ha accompagnato, secondo l’icona di Emmaus, il cammino di tanti giovani ponendosi al loro fianco e suscitando in ognuno l’entusiasmo di appartenere ad una “chiesa giovane”.
“Ciao Caposentinella!” non è la sola opera musicale scritta da PadreSalvatore che ha continuato a mostrare sempre attenzione e passione pastorale per i giovani. La promozione di concorsi letterari e artistici, la stesura e realizzazione del musical “L’abbraccio del Padre” e tante altre iniziative successive al 2007, anno in cui lascia la Pastorale Giovanile per ricoprire il ruolo di direttore dell’Ufficio catechistico diocesano, dimostrano che come ricordava Giovanni Paolo II, richiamando un antico proverbio polacco, “se vivi con i giovani, dovrai diventare anche tu giovane”.
E l’augurio dei giovani nisseni, di ieri e di oggi, a Mons. Rumeo è proprio quello di mantenere il cuore giovane circondato adesso anche dall’affetto dei giovani netini che lui già ama.

di Graziella Candura Falzone

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