I preti della Diocesi di Noto in esercizi spirituali guidati dal Vescovo di Piacenza e Bobbio, Mons. Gianni Ambrosio

nel santuario diocesano di maria santissima scala del paradiso dal 28 agosto al 1° settembre 2017

In questo motto molto pregnante, il Vescovo di Piacenza e Bobbio, Mons. Gianni Ambrosio, ha racchiuso il Corso di esercizi spirituali, tenuto nel santuario diocesano e nell’annessa Casa di accoglienza di Maria Ss. Scala del Paradiso, da lunedì 28 agosto 2017 fino al successivo venerdì 1° settembre, per i presbiteri della Chiesa netina, e presieduto dal nostro Vescovo Antonio.mQuesto motto Mons. Ambrosio lo ha scelto per il suo stemma episcopale, rifacendosi a un detto del primo Vescovo di Piacenza (secolo V) nel suo pellegrinaggio di fede in Terra Santa. Gli oltre trenta presbiteri della Diocesi presenti agli esercizi spirituali (tra residenti e pendolari) siamo stati condotti gradualmente, con le ‘succose’ nove meditazioni e le sei omelie (sia durante la S. Messa che nella introduzione alla celebrazione comunitaria del Sacramento della Penitenza) ad incamminarci dietro al Signore Gesù, partendo dalle suggestioni di Sant’Ignazio di Loyola e da specifici brani biblici presi principalmente dai Vangeli o dal Nuovo testamento. Il tutto anche con l’aiuto – ogni volta – della preghiera dei salmi, allo scopo di favorire l’incontro personale con il Padre specialmente davanti a Gesù Eucaristia che veniva esposto ogni pomeriggio. C’è stato poi l’incisivo apporto orante della Comunità delle Beatitudini, a cui è affidata attualmente la cura del Santuario. Sia nelle Lodi mattutine che nella preghiera del Vespro, come pure durante le S.Messe, ci aiutavano ad elevare i nostri cuori a Dio con il loro tipico canto contemplativo proprio delle Chiese orientali. Che veramente gli oltre 30 presbiteri presenti agli esercizi possiamo diventare lievito nella comunità presbiterale e nella comunità diocesana con la gioiosa speranza del Signore Gesù, rimarcata da Papa Francesco nella esortazione apostolica “Evangelii Gaudium”; esortazione apostolica a cui il Vescovo Ambrosio ha fatto continui riferimenti, assieme ai richiami del Concilio Vaticano II: “Ecclesia semper riformanda” (la Chiesa che ha continuamente necessità di conversione al Vangelo di Cristo), superando le insidiose tentazioni dei sette vizi capitali e docile sempre all’ascolto e al soffio dello Spirito del Risorto.

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