Ha concluso la sua missione terrena nel giorno della B.V. Maria Scala del Paradiso

“Nel giorno santo in cui la nostra Diocesi celebra la solennità della B.V. Maria Scala del Paradiso, il Signore ha chiamato a Sé Mons. Giuseppe Malandrino (94 anni), vescovo della Chiesa di Noto dal 1998 al 2007”. 

Con questo commosso annuncio, la Chiesa di Noto ha dato notizia della morte di Mons. Giuseppe Malandrino, IX Vescovo della Diocesi. “La sua morte, ha sottolineato il Vescovo Salvatore Rumeo, in questa giornata particolare è la conferma del suo amore filiale per la Vergine e, sicuramente, ricompensa per il suo ministero a Lei sempre affidato e da Lei benedetto”. Dopo le solenni Esequie celebrate martedì 5 agosto nella Cattedrale di Acireale, la salma del vescovo Malandrino ha raggiunto Noto, dove è stata esposta alla venerazione e alla preghiera dei fedeli nella cappella del seminario. Da lì è stata portata nella Chiesa Cattedrale a spalla dai sacerdoti di Noto, gli stessi che per nove anni ha guidato e accompagnato. Alla celebrazione esequiale, presieduta da mons. Salvatore Rumeo, Vescovo di Noto, hanno preso parte il Cardinale Paolo Romeo, Arcivescovo emerito di Palermo; mons. Rosario Gisana, Vescovo di Piazza Armerina; mons. Angelo Giurdanella, Vescovo di Mazara del Vallo; mons. Davide Carbonaro, Arcivescovo di Potenza; mons. Giuseppe La Placa, Vescovo di Ragusa e mons. Giorgio Demetrio Gallaro, Eparca emerito di Piana degli Albanesi. Alle Esequie hanno preso parte i sindaci e gli amministratori dei nove comuni della Diocesi di Noto. Presenti anche le Autorità militari della diocesi. A riempire la Cattedrale, un nutrito gruppo di fedeli, per rendere grazie a Dio del dono del Vescovo Giuseppe, pastore sempre vicino alla gente. Prima dell’inizio della celebrazione eucaristica, il segretario vescovile ha dato lettura di alcuni messaggi di cordoglio giunti in Diocesi. A farsi presente anche Sua Santità Papa Leone XIV, con un telegramma a firma del Cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin.

Giunto anche un messaggio della Conferenza Episcopale Italiana a firma del Cardinale Presidente, Matteo Zuppi, e del Segretario Generale, mons. Giuseppe Baturi.

Infine, il messaggio della diocesi gemella di Butembo-Beni, in Congo, a firma del Vescovo, Mons. Melchisedech Sikuli Paluku.

Il Vescovo Rumeo nella sua omelia, della quale viene riportata un’ampia sintesi su queste pagine, ha rimarcato come mons. Malandrino sia stato un uomo in cammino, che ha sperimentato le fatiche e le soste degli uomini. Si è fatto viandante del Vangelo, “è riuscito a condividere le fatiche e le gioie, le sofferenze e le speranze di tanti fratelli e sorelle che ha incontrato nella sua giornata terrena”. Mons. Malandrino, come è stato ricordato in alcuni messaggi di cordoglio e poi nell’omelia, è stato fedele interprete del Concilio Vaticano II. Questo si evince già dal suo motto episcopale che riprende l’incipit della Costituzione sulla Parola di Dio: “Dei Verbum audiens”. Infine, sono stati ricordati i grandi eventi voluti proprio da Mons. Malandrino: la Missione popolare diocesana tra il 1999 e il 2000. Una missione evangelizzatrice per cambiare l’atteggiamento di fondo della crisi valoriale in atto. A conclusione della celebrazione, mons. Giuseppe Malandrino è stato sepolto all’interno della cappella del Sacro Cuore, nella Basilica Cattedrale di Noto, da lui riaperta al culto il 18 giugno 2007. Prima della tumulazione il cancelliere vescovile ha dato lettura del rogito in cui si è ricordato quanto di bene mons. Giuseppe Malandrino ha fatto.

di Pierpaolo Galota

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