È la città giusta!

L’Azione Cattolica dei Ragazzi del vicariato di Avola, ospite della parrocchia del Carmine ha dato inizio alle attività con la “Festa del Ciao 2019”. Domenica 3 Novembre educatori e ragazzi hanno scoperto il tema che accompagnerà l’anno associativo 2019/2020  “È la città giusta!”, in un clima di gioia e vivacità, di spontaneità e naturalezza. 

Don Fortunato Di Noto, vicario foraneo della città di Avola, ha accolto i ragazzi provenienti dalle diverse parrocchie, salutandoli con entusiasmo e aiutandoli a pregare, spiegando che ciascuno ha quattro mamme: la mamma che ci ha portati in grembo, la Mamma del Cielo, la Madre Chiesa e la madre terra che ci permette di vivere. 

Gli educatori, per presentare un tema così importante e vicino alla vita dei ragazzi, la città, hanno invitato due figure che nella città svolgono il loro lavoro, a fianco dei cittadini e con un occhio attento al territorio: i Vigili Urbani!

A qualcuno è sembrato strano vedere all’interno del salone del Carmine i vigili, che sono sempre stati presenti alle feste della città, ma che non hanno mai pregato con i ragazzi, sostato con loro, giocato con il biliardino nell’attesa che iniziassero le attività. Qualche bambino ha affermato con certezza che non fosse strano averli così vicini, dato che il loro compito è quello di proteggere i cittadini, soprattutto dai ladri; qualcun altro ha manifestato la propria tranquillità nel sapersi protetto e al sicuro. Ma la sorpresa per i ragazzi dell’ACR è arrivata quando i Vigili hanno raccontato con simpatia e sincerità quanto lavoro silenzioso svolgano ogni giorno, rispondendo a centinaia di chiamate di persone, spesso sole, che chiedono aiuto e protezione. 

Si è abituati a vederli davanti alle scuole, ma raramente si dialoga con loro. 

Per l’ACR di Avola è stato bello ascoltare l’invito dei vigili a sentire la città come propria, a non aver paura di viverla pienamente, ma nel rispetto delle regole e sotto lo sguardo degli adulti; a non aver nulla da nascondere e a trovare dei luoghi di ritrovo “sani”; infine la raccomandazione paterna di stare sempre attenti alle distrazioni proprie e a quelle degli altri.

E come ogni festa che si rispetti, in cui i ragazzi sono i protagonisti, la chiesa del Carmine, in cui abbiamo celebrato l’Eucaristia, è stata tappezzata da disegni dei “luoghi del cuore” che rendono speciale per ciascun ragazzo la città in cui vive. 

di Ada Mazzonello

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