Progetto di alternanza scuola-lavoro all’Agape di Pachino: “Esercitazioni di solidarietà!”
E’ giunta a conclusione l’esperienza di alternanza scuola-lavoro che ha visto coinvolti gli alunni della classe 3a E dell’Istituto di Istruzione Superiore “M. Bartolo” di Pachino, coordinati dalla Prof.ssa E. Caramanna, presso i laboratori del nostro Centro Diurno, e quindi in perfetta integrazione e collaborazione con i nostri ospiti diversamente abili; il progetto, denominato “Esercitazioni di Solidarietà”, ha veramente rappresentato per tutti i ragazzi una preziosa opportunità ed una “palestra” per vivere e sperimentarsi in una dimensione relazionale e comunicativa di profonda autenticità, sinergia e collaborazione, nel pieno rispetto e soprattutto nella valorizzazione delle rispettive diversità.
è stato chiaro sin da subito, infatti, per gli alunni della scuola, che l’essere e riconoscersi come diversi, non è mai motivo di discriminazione o di separazione, ma piuttosto un’ottima occasione per vivere pienamente la solidarietà in termini di reciprocità: “i miei carismi, talenti e abilità, insieme ai tuoi, costituiscono un grande patrimonio da custodire e mettere in campo”, riscoprendo il valore altissimo del fare – con l’altro, dell’esserci- con e per l’altro, con un atteggiamento di accoglienza che non conosce barriere.
I ragazzi del Bartolo, con la guida dell’insegnante tutor e la supervisione degli operatori del centro diurno, si sono resi protagonisti nell’ideare, proporre e poi sperimentare attività di laboratorio ed interventi di varia natura per i nostri ospiti (cucina crerativa, animazione musicale, manualità), dopo una preliminare presentazione della realtà dell’Associazione Agape, avvenuta nelle settimane precedenti direttamente in classe, premessa indispensabile per garantire un pre-contatto all’esperienza diretta. Tutto si è svolto in un clima di profonda armonia ed entusiasmo, di partecipazione attiva di tutti, in maniera fluida e serena; gli alunni sono rimasti piacevolmente sorpresi dalla genuinità dei nostri ragazzi, dalla loro straordinaria capacità di accoglienza e dal loro atteggiamento amichevole e disponibile, oltre che dalla loro disponibilità a mettersi in gioco senza riserve, pronti ed aperti alle novità. Per tutti quanti l’esperienza progettuale, dunque, ha rappresentato un momento interessante di confronto e di arricchimento vicendevole, a dimostrazione che insieme ci si può sentire amati, scelti, apprezzati!
di Anna Marchese